Andrà tutto bene?
Una domanda che ci siamo posti svariate volte in questo 2020 pieno di dubbi ed incertezze. Il covid-19 ci ha messo davanti a paure ed enigmi che forse non credevamo nemmeno possibili in quest'epoca, e anche il mondo della musica ha subito, pesantemente, questa situazione. Il settore concertistico in particolare sembra uno tra i più colpiti da questa brutta situazione, ma fortunatamente c'è chi si rimbocca le maniche per portare ai propri sostenitori un po' di respiro grazie alla suprema arte della musica.
È il caso dei Marlene Kuntz, band instancabile che proprio con il tormentone "Andrà tutto bene?" intitola il mini tour che si è chiuso sabato 19 settembre a Pistoia, dopo aver fatto tappa ad Udine ed aver giocato in casa a Cuneo.
La location toscana è una suggestiva Fortezza Santa Barbara, debitamente attrezzata con sedie distanziate per mantenere tutte le norme di sicurezza attuali. Piccola tirata d'orecchie all'organizzazione, che poteva magari mettere un paio di chioschi all'interno dell'aria, dove non era possibile acquistare nemmeno una bottiglietta d'acqua.
Nonostante questi punti deboli, seguire un concerto dei Marlene da seduti non è il massimo per chi si lascia trasportare dalla sonica energia rilasciata dalle schitarrate di Godano e compagni, a meno che non si tratti dei più intimi tour teatrali cui i Marlene ci hanno abituato, la band è perfettamente a suo agio ed anzi, sembra apprezzare particolarmente l'atmosfera più intima che si viene naturalmente a creare, permettendo loro di rilasciare un sound ancora più pulito e preciso del solito, come dichiarato più volte proprio dal leader della band durante la performance.
L'esibizione inizia con un grande classico del gruppo, Ti giro intorno dall'album Il vile, straripante dichiarazione d'amore verso la musica. Il pezzo viene eseguito con un arrangiamento meno "duro" rispetto all'originale, cosa che dimostra, qualora ve ne fosse ancora bisogno, l'incredibile capacità di adattamento della band.
Si prosegue con pezzi lirici e toccanti come La lira di Narciso e brani che i Marlene non eseguivano dal vivo da un bel po', come L'abbraccio.
Riscaldano poi la notte pistoiese due dei pezzi più belli tratti dall'album Nella tua luce, ovvero Catastrofe ed Osja, amore mio.
La band è in formissima, Cristiano Godano sprizza sudore da tutti i pori come sempre accade nei loro concerti migliori e l'atmosfera si fà via via più intima e rilassata, tanto che il cantante si lascia anche andare a qualche battuta, scherzando con gli altri membri della band.
Non manca un bellissimo regalo per i tanti che seguono i Marlene da tempo e che religiosamente partecipano a concerto dopo concerto, la meravigliosa Schiele, lei, me, tratta dall'album Senza peso e, a parere del sottoscritto, uno dei pezzi più suggestivi e riusciti dell'intera discografia marlenica, una vera perla che purtroppo non trova spessissimo spazio in scaletta.
Il finale dà spazio ai grandi classici della band per arrivare al catartico finale con la canzone simbolo Nuotando nell'aria, tratta dal primo album.
Non c'è dubbio, ancora non sappiamo se andrà davvero tutto bene, ma quello che è sicuro è che la musica è in salvo finchè ancora band come i Marlene Kuntz continueranno a deliziare i propri fan con concerti del genere, tirati al punto giusto, con i dovuti momenti riflessivi e senza la minima sbavatura. Si, a distanza di tanti anni Marlene è ancora la migliore.
Questa la scaletta completa della serata:
Ti giro intorno
La lira di Narciso
L'abbraccio
Catastrofe
Sapore di miele
Osja, amore mio
Musa
La tua giornata magnifica
Notte
Schiele, lei, me
Fantasmi
Lieve
Io e me
Encore:
Infinità
Ineluttabile
Encore 2:
Nuotando nell'aria
Recensione a cura di Maurizio Iorio